Qualcosa si muove

“La nostra è un’esperienza più che positiva, anche se abbiamo avuto difficoltà di rapporti con la dirigenza scolastica e la docenza, che temono sovrapposizioni o imposizioni dall’esterno. Stiamo però cercando di cambiare questa percezione e gli effetti si sono visti nel momento emergenziale: grazie all’intervento del I Municipio, che ha reso possibile la presentazione di progetti da parte delle associazioni genitori per offrire strumenti a sostegno delle famiglie per problemi legati alla didattica a distanza, abbiamo potuto agire con un servizio di aiuto-compiti. L’esperienza ha avuto un grandissimo successo, ha colpito anche la componente scolastica e la preside che, per la prima volta, hanno dato un segnale di interesse. Questa mossa è vincente per dare uno stimolo ai futuri rapporti con la scuola e per noi è stato gratificante, anche perché la scuola Giardinieri è popolata da studenti della borghesia medio-alta e la domanda da parte dei genitori è sempre stata molto scarsa, ma in questa situazione sono emersi l’utilità e il piacere di avere un’associazione genitori. Sarà poi interessante vedere l’evoluzione del ragionamento, genitori e insegnanti insieme, sulla riapertura delle scuole per trovare anche spazi alternativi. Tutto questo lavoro è sì faticoso, ma è soprattutto bello e divertente”.