“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio.
Sortirne da soli è avarizia. Sortirne insieme è politica.”

Don Lorenzo Milani, Lettera ad una professoressa

Caro genitore, caro insegnante, caro dirigente scolastico,

l’interesse per quanto accade in Italia intorno alle Scuole Aperte “Partecipate e Condivise” sta nel fatto che si tratta di una possibilità che ci aiuta a traghettare il paese verso il futuro di una democrazia più compiuta dove i cittadini, in quanto abitanti di un territorio e competenti, partecipano attivamente alla costruzione del bene comune accanto ed insieme alle istituzioni.

Si tratta di soluzioni/modelli “esemplari” che trovano nell’immenso e diffuso patrimonio esperienziale del paese anche una risposta efficace all’emergenza educativa e generazionale in corso. Non solo. Avendo anche la caratteristica di essere pratiche “sostenibili” in quanto per tutti, non dipendenti dai fondi disponibili e durature nel tempo, danno una risposta alla “crisi” individuando un modello di sviluppo migliore di quello passato.

Se teniamo conto che i cambiamenti nella società arrivano quando il paese ha maturato la cultura necessaria e che le leggi giungono a completare un cammino, quello che possiamo fare è avere cura di queste esperienze preziose e per questo abbiamo bisogno di cittadini ed istituzioni coraggiose.

La partita vera si gioca sui territori nell’incontro possibile tra la scuola e la società civile, nella costruzione di pratiche condivise tra i rappresentati locali dello Stato (i dirigenti scolastici ed i lavoratori della scuola) ed i cittadini attivi e responsabili (in primis genitori e studenti).

A Voi spetta traghettare il paese nel futuro attivando con coraggio e responsabilità esperienze nuove, generative per collegare scuola e società in un percorso comune. Come mostra nel concreto l’attività delle Associazioni e dei Comitati già attivi e funzionanti, e il Vademecum che potete scaricare da questo sito, lavorare in questa direzione non solo è possibile anche a Roma, ma negli ultimi mesi segnati dall’emergenza Covid-19, dalla serrata della scuola in presenza
e dall’inevitabile rilancio dell’alleanza tra insegnanti e genitori, è diventato ancora più urgente e indispensabile. Se è vero che la Scuola da sola non ce la può fare, la crescita e lo sviluppo di nuove associazioni genitori può sostenerne l’azione in molti modi, e apportare un contributo al miglioramento della qualità della vita dei territori.

Vi invitiamo, allora, ad incamminarvi anche voi su questa strada sapendo che potrete contare sul nostro sostegno competente e gratuito.

Anche voi potete diventare agenti di cambiamento, in fondo bastano solo 6 mosse.

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Cosa puoi fare…

…se sei genitore

Puoi diventare un genitore attivo e decidere di collaborare all’Associazione genitori già presente nella tua scuola, oppure, se manca, lavorare insieme ad altri genitori per crearne una.

Intraprendendo questa strada puoi aiutare la scuola dei tuoi figli e, allo stesso tempo, sviluppare relazioni significative con altri genitori, insegnanti, ecc.

Il primo passo è quello di scrivere un progetto che dovrete condividere con gli organi scolastici partendo dai bisogni della scuola.

“La bellezza di questa esperienza sta nel sapere che facendo insieme delle cose siamo riusciti e riusciremo a colmare distanze e diffidenze che non avremmo mai superato in altra maniera.”

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…se sei dirigente o insegnante

Puoi mettere a disposizione quanto è in tuo potere (ad es. spazi ed energie organizzative) e interagire con la componente genitoriale per individuare bisogni e necessità a partire dalla conoscenza dell’Istituto e dai bisogni della didattica.

In questo modo avrai la possibilità di attivare preziose alleanze in campo educativo, e anche risorse umane per sopperire a mancanze strutturali o contingenti dovute al sistema o alle sue disfunzioni.

“Abbiamo l’entusiasmo dell’incontrarsi in tanti e di farsi forza e la cosa che più ci dà entusiasmo è sapere di ‘potere fare’.”

…se sei municipio

Puoi promuovere e facilitare la collaborazione tra cittadini e tra questi e le istituzioni, fornendo parte degli strumenti per l’apertura delle scuole, ad esempio la concessione degli spazi in concerto con la Scuola, o anche il reperendo eventuali fondi necessari.

Collaborando a questo processo puoi trovare nuovi alleati per la gestione del tessuto urbano e beneficiare del costituirsi nella scuola di poli di aggregazione per il quartiere…

“La nostra è un’esperienza più che positiva, anche se abbiamo avuto difficoltà di rapporti con la dirigenza scolastica e la docenza, che temono sovrapposizioni o imposizioni dall’esterno.”

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